Qui puoi trovare il nostro Bilancio sociale 2024; il racconto del sistema consortile attraverso numeri, parole, indicatori, immagini, grafici è contenuto in questo bilancio sociale 2024, alla sua ottava edizione. Lo presentiamo alla comunità reggiana come strumento di conoscenza e comprensione, per rafforzare un reciproco patto di corresponsabilità. Viene pubblicato in questo 2025 in cui ricorre il trentacinquesimo della costituzione.
Il 20 giugno 1990, un mercoledì, in via Toschi 14 a Reggio Emilia nasceva il Consorzio Oscar Romero. Da pochi mesi è crollato il Muro di Berlino, la Thatcher si è dimessa e Mandela è stato liberato, un passo cruciale verso la fine dell’apartheid. L’OMS ha appena cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Da lì a pochi mesi scoppierà la Guerra del Golfo. L’Italia ospita i Mondiali di calcio e la canzone più ascoltata è “Un’estate italiana” di Gianna Nannini e Edoardo Bennato.
In un clima di cambiamento radicale, la società sta affrontando sfide complesse: gli strascichi delle grandi tossicodipendenze del decennio precedente, la diffusione dell’hiv, le nuove migrazioni (l’episodio della Nave Vlora è dell’agosto 1991) l’acuirsi delle marginalità in un contesto sempre più consumistico e individualistico. Di fatto, in quel giugno del 1990, le cooperative e i consorzi sociali non esistono ancora: sarà la legge 381 del 1991 a disciplinarli. Le realtà fondatrici sono cooperative medio piccole, con storie, organizzazioni e impegni molto diversi. Le accomuna la volontà di lavorare in rete, per garantirsi una presenza significativa sul territorio nel portare avanti i valori di condivisione, contrasto alla povertà, cura, equità.
Nel tempo, alcune di queste realtà hanno preso strade diverse, altre si sono aggiunte. Ognuna ha lasciato un contributo importante a questa storia. Molto è cambiato nella nostra rete, è progredito, ha trovato soluzioni e organizzazione più adeguate a reggere le sfide di bisogni nuovi e crescenti in un contesto in cui il welfare relazionale perde progressivamente di centralità culturale ed economica. Noi abbiamo cercato di mantenere al centro le persone: i soci e le socie, le lavoratrici e i lavoratori, coloro che incontriamo ogni giorno nelle nostre attività: sono capitale sociale che costruisce legami, alleanze, visioni e soluzioni operando nelle e con le cooperative costruendo e manutenendo forti legami con il territorio. Le persone, i territori, i paesaggi sociali rimangono punti cardinali del nostro impegno.


